Questo oligoelemento presente nell'organismo in quantità minime, è essenziale per prevenire danni cellulari causati da batteri, virus, agenti tossici. Il suo ruolo "antiossidante" consiste nell'essere parte integrante ed indispensabile di un sistema enzimatico che previene la formazione dei radicali liberi, ritenuti la base dell'invecchiamento umano e dello sviluppo di malattie croniche e degenerative. Inoltre, è un elemento importante nella prevenzione di ipertensione, infarti, ictus ed insufficienza renale ipertensiva. Il selenio è necessario per la produzione di prostaglandina, una sostanza che regola la pressione del sangue.
Le dosi raccomandate per l'uomo sono di 55 microgrammi al giorno (fonte LARN); più elevato il fabbisogno della donna in allattamento che dovrebbe assumerne 70 mcg al giorno.
La presenza di selenio negli alimenti è variabile e fortemente influenzata dalla sua concentrazione nel terreno. Le principali fonti alimentari sono soprattutto quelle proteiche: pesce (acciughe, aringhe, gamberi, merluzzo, salmone), carne (pollo, frattaglie di ovini, bovini, suini), tuorlo d'uovo; anche alcune varietà di frutta e verdura, nonché i cereali integrali, contengono questo oligoelemento, ma la quantità varia in relazione a quella del terreno in cui sono coltivati.