Conosciuti anche come vitamina P o C2, questi elementi idrosolubili sono dei componenti di molti tipi di frutta e verdura. Tra i più conosciuti elenchiamo la quercetina e la rutina. La loro funzione, oggetto di svariati studi, ci permette di affermare che hanno un effetto sinergico con la vitamina C (la proteggono dall'ossidazione), aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità prevenendo le emorragie, svolgono attività antivirale ed antitumorale (studi in corso). I bioflavonoidi differiscono da frutto a frutto, sia come tipo, quantità e proprietà: la quercetina è contenuta nelle cipolle, nelle mele e negli agrumi, mentre la rutina nel vino rosso.
Il fabbisogno giornaliero non è ben determinato, si ritiene che un apporto di 50-200 mg al giorno sia sufficiente. Il Ministero della Salute, con una nota del luglio 2002, ha disposto cautelativamente l'inserimento, nell'etichetta di tutti gli integratori che contengono bioflavonoidi, l'avvertenza di non assumerli in gravidanza.
Fonti di bioflavonoidi sono: gli agrumi (attenzione: si trovano in abbondanza nella polpa bianca che normalmente viene scartata), l'uva, le prugne, l'uva sultanina, le albicocche, le ciliegie, le more, i mirtilli, le bacche della rosa canina e il grano saraceno.